…ma, invece, è un nuovo, bellissimo LiquidSky video animato.

È online da oggi Sembratuttonormale, l’ultimo videoclip realizzato dal team di LiquidSky Agency per il singolo di Lino Blandizzi (già presentato a Casa Sanremo Live Box), che ha scelto di presentarlo al mondo nel giorno del suo compleanno.

Diretto e montato come sempre dall’impeccabile mano di Walter L’Assainato, su sceneggiatura tracciata a quattro mani da Mario Gazzola & Roberta Guardascione, Sembratuttonormale è (come il precedente Small Town dei Mugshots) un video animato, dei sognanti, ispirati disegni creati ancora una volta da RobG, autrice anche dell’immagine di copertina per l’album omonimo (che vedete riprodotta qui sotto), album già disponibile su tutte le piattaforme digitali,.

Sembra tutto normale… sembra, ma niente è mai come pensavi tu.” È forse il verso chiave del testo di Sembra tuttto normale, la title track che nel testo alterna poeticamente alternanza di motivi intimisti (“Lo diceva mia madre… Lo diceva mio padre…”) e riflessioni esistenzialiste su un presente tutt’altro che idilliaco nel cui “Videogioco reale, programmati, sorvegliati, siamo in guerra”.

Versi peraltro dolorosamente profetici, in quanto scritti prima degli angosciosi fatti internazionali bellici d’attualità, pur col tocco leggero di una canzone pop, altrettanto poeticamente dai disegni in pieno “periodo blu” creati da Roberta per rendere quelle associazioni fra mondi apparentemente lontanissimi, che solo lo sguardo della poesia in musica sa riunire, come in effetti si accumulano nel nostro quotidiano, in cui “Mi lavo e mi vesto, non reggo le bombe / Poi mangio, poi bevo poi sono un po’ spento, violenze e silenzi, barconi sul mare, la terra si muove in un battito d’ali”.

Come nel videogioco fin troppo reale della tv in una qualsiasi giornata del nostro devastato presente, i disegni animati, le foto e i video “graficizzati” (tutto made in Rob factory), dalla sapiente regia di Walter rendono a fondo lo straniamento esistenziale, o meglio – come dice l’autore – il “disagio mentale” di chi ha visto inesorabilmente scolorire nel corso del tempo i consigli di buon senso dei genitori, ormai foto ricordo nel diario della vita, ma ancora rifiuta di riconoscersi in una realtà presente in cui a dosi quotidiane ci dovremmo abituare a considerare normale bombardamenti, energia nucleare, emigranti sui barconi, come la “vita da solo senza averti davvero”.

Un’altalena fra motivi autobiografici e orrori della storia che potrebbe rimandare alla lontana anche al The Wall di Roger Waters/Pink Floyd, le cui animazioni di Gerald Scarfe infatti vengono evocate dalla minacciosa betoniera macina-soldati e dall’hangar dentato che divora chi entra.

I luoghi in verità sono tutti dalle nostre parti, vicino a Napoli”, spiega il suo lavoro Roberta G: “ho trasfigurato oniricamente posti per me familiari come Torre Fumo, Lago Miseno e la Chiaia. E il bunker che vedete in una scena è qui, vicino alle nostre case, non a Gaza né a Kiev: serviva ai nazisti per avvistare le navi inglesi, a noi oggi per ricordare che la guerra è sempre lì, a un passo da noi, non solo in tv”.

L’unica via di fuga dall’incubo del presente rimane inevitabilmente… fare arte: la musica che, recita sempre il testo di Blandizzi, “ho dentro, la faccio godendo”, a dispetto di ogni buon senso. Arte che il clip realizzato da LiquidSky Agency visualizza in senso ampio con molti divertiti omaggi in chiave di blu: dalla luna di Méliès alla bocca di Man Ray, fino al Viandante sul mare di nebbia di Friedrich, su cui si chiude il video, con la farfalla (il volo della musica?) che si poggia sul volto del cantautore sulla copertina del disco.

Sembratuttonormale… ma quando è un “Liquid video” anche il clip commerciale incontra l’Arte.

LiquidSky Staff